Borse del Medio Oriente in rialzo, indenni ad attacco Usa a Iran
Analisti: 'Mercati avevano già scontato l'intervento americano'
La maggior parte dei mercati azionari del Golfo, così come quello israeliano, è positiva dopo gli attacchi Usa ai siti nucleari iraniani. L'escalation di tensione nella regione sembra aver lasciato indenni, se non spinto al rialzo, le quotazioni dei principali indici delle piazze mediorientali. L'indice di riferimento dell'Arabia Saudita sale dello 0,3%, spinto dal +0,7% del più grande istituto di credito del Paese, la Saudi National Bank. La Borsa del Qatar registra un guadagno dello 0,2% e sono in lieve rialzo anche anche Kuwait e Oman. L'indice di riferimento dell'Egitto sale di oltre il 2%, mentre quello di Tel Aviv guadagna circa l'1%, raggiungendo il suo massimo storico. "È certamente un po' sorprendente vedere i titoli azionari regionali ignorare con relativa facilità gli attacchi degli Stati Uniti all'Iran, con le perdite iniziali che si sono ridotte in tempi relativamente rapidi", afferma Michael Brown, Senior Research Strategist di Pepperstone, citato da Reuters. Secondo Brown, i mercati avevano già scontato la probabilità di un attacco da parte degli Stati Uniti e gli investitori avevano già previsto una risoluzione più rapida del conflitto dopo gli eventuali attacchi. L'attenzione del mercato è rivolta alla possibilità che la guerra si estenda ad altre nazioni della regione, ma al momento non vi è alcun segno che ciò accada, ha aggiunto.
Q.Wright--VC