

Intesa Ue sulle nuove priorità per la Coesione, inclusa difesa
Nel 2026 pre-finanziamento del 20% per cinque 'priorità-faro'
Accordo in Unione europea sulla revisione intermedia della politica di Coesione per includervi cinque nuove priorità, compresa la difesa. Nonostante le polemiche che hanno accompagnato la proposta in aprile, ai negoziatori dell'Eurocamera e del Consiglio Ue - guidato dalla presidenza danese - è bastato un solo incontro negoziale per trovare un'intesa sulla riforma intermedia della principale politica di finanziamento ai territori, un tesoretto da 392 miliardi fino al 2027. Nucleo centrale della revisione a firma di Raffaele Fitto è l'inclusione di cinque nuove priorità di spesa - la difesa, la resilienza idrica, gli alloggi, la transizione e la competitività - per adattarla a un mondo che è cambiato improvvisamente. La redistribuzione dei fondi in queste cinque priorità-faro rimarrà su base volontaria ma sui progetti ad esse legati i governi potranno richiedere nel 2026 un pre-finanziamento del 20% e un co-finanziamento di fondi Ue "superiori di 10 punti percentuali rispetto al normale", si legge in una nota dell'Eurocamera. La Commissione europea aveva proposto un pre-finanziamento del 30% nel 2026 e un co-finanziamento del 100%. L'accordo prevede che gli investimenti per la preparazione civile saranno ammissibili al sostegno e le infrastrutture a duplice uso (adatte sia all'uso civile che militare) saranno considerate prioritarie nel finanziamento dell'industria della difesa e della mobilità militare. La revisione assicura un sostegno aggiuntivo per le regioni dell'Ue confinanti con Russia, Bielorussia e Ucraina, evidenziandone le "specifiche esigenze" nel contesto della guerra intrapresa da Mosca. L'accordo politico dovrà essere confermato da entrambe le istituzioni, separatamente, prima di entrare in vigore.
I.Lee--VC