Tajani, tra i magistrati qualcuno pensa di fare il politico
Noi non scavalchiamo confine, anche gli altri facciano lo stesso
"C'è una parte della magistratura, sia essa contabile, civile o penale, che tenta di scavalcare il confine che delimita il ruolo dei poteri. La democrazia si basa la separazione tra potere giudiziario, potere legislativo e potere esecutivo, a volte c'è chi tra i magistrati pensa di fare il politico, il legislatore. E prende decisioni che non competono alla magistratura. Noi non vogliamo governare la magistratura, altrimenti avremmo proposto per la pubblica accusa un ruolo diverso, cioè nominati dal governo i pubblici accusatori, non è così, noi siamo assolutamente favorevoli per l'indipendenza e la separazione dei 3 poteri, ma come noi non vogliamo scavalcare il confine tra il potere legislativo, esecutivo e il potere giudiziario, così non vogliamo che il potere giudiziario scavalchi quel confine". Lo ha detto Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, a Ping Pong, Rai Radio1. E sulla possibilità per il governo di deliberare la richiesta per il visto con riserva per iniziare i lavori per il Ponte sullo Stretto - bloccato dalla Corte dei Conti - ha aggiunto: "Intanto vediamo quali saranno le motivazioni, stiamo procedendo con grande serietà, correttezza, moderazione. E' solo un mese in più di attesa. Ma l'idea di costruire il ponte è una scelta politica. Le scelte politiche spettano al potere esecutivo e non al potere giudiziario".
I.Edwards--VC