Vancouver Courier - Tanta scuola, Day-Lewis e De Niro ad Alice nella Città

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Tanta scuola, Day-Lewis e De Niro ad Alice nella Città
Tanta scuola, Day-Lewis e De Niro ad Alice nella Città

Tanta scuola, Day-Lewis e De Niro ad Alice nella Città

Festival parallelo a Festa di Roma. Nessun italiano in concorso

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(di Francesca Pierleoni). Il racconto al di fuori degli schemi e immerso nel presente delle giovani generazioni, uno spazio di esplorazione in varie forme della scuola e divi come Daniel Day-Lewis e Robert De Niro. Saranno fra le linee rosse e i protagonisti della 23/a edizione di Alice nella città che svolgerà parallelamente e in accordo con la Festa del Cinema di Roma, dal 15 al 26 ottobre. Un arco temporale che si amplia fino a novembre, attraverso la nascita anche di un nuovo format, Fuori Sala, che coinvolge varie location al centro della capitale. Una serie di eventi che culminerà con con l'arrivo di una star come Robert De Niro, che sarà a Roma il 6 e il 7 novembre per una serie di celebrazioni e riceverà la Lupa Capitolina. Tra gli appuntamenti anche il progetto Womenlands dedicato alle eccellenze femminili italiane e internazionali. Tra le premiate la regista Carla Simon e la candidata al Nobel per la pace Reem Al-Hajajreh, attivista palestinese fondatrice del gruppo Women of the Sun. "Esprimiamo tutto il nostro sostegno alla Flotilla - sottolinea Fabia Bettini, codirettrice di Alice nella città con Gianluca Giannelli -. Le persone a bordo vanno tutelate". Guardando al programma, apre fuori concorso il thriller horror Good Boy di Ben Leonberg, con al centro la prospettiva di un golden retriever. Fra gli 11 film nel concorso internazionale si annuncia già come il più atteso, Anemone, opera prima di Ronan Day-Lewis, che ha riportato il padre Daniel Day-Lewis sul set, a otto anni dal ritiro. Entrambi saranno a Roma anche come protagonisti di una masterclass. "Averli ci rende orgogliosi - spiegano i due direttori -: Anemone è un film straordinario, visionario e iperrealista sul rapporto padre-figlio. Si parla anche degli effetti che la guerra può lasciare sulle persone, è un film che va scoperto e ascoltato". Manca nel concorso internazionale un italiano: "Raccontare l'infanzia e l'adolescenza è complicato, e i film che ci sono arrivati su questi temi non ci sono piaciuti" dice Giannelli. C'è comunque l'ampio spettro di Panorama Italia che assegna un premio del pubblico. Si va dal mondo iperconnesso in Squali di Daniele Barbiero con Lorenzo Zurzolo e James Franco alla commedia Due cuori e due capanne di Massimiliano Bruno con Claudia Pandolfi e Edoardo Leo, nei panni di una femminista convinta e un maschilista inconsapevole. Tra le proiezioni speciali c'è Domani interrogo di Umberto Carteni dal romanzo di Gaja Cenciarelli, storia di una professoressa di inglese (Anna Ferzetti) assegnata in un liceo difficile, a Rebibbia. Fra i tanti altri sguardi sulla scuola e sull'insegnamento presenti al Festival, ci sono le serie La Preside con Luisa Ranieri (presentata in collaborazione con la Festa di Roma) sulla dirigente scolastica diventata un simbolo di cambiamento a Caivano e Il professore 3, con Alessandro Gassmann e i giovani interpreti anche in un incontro col pubblico. Senza dimenticare film come The Choral di Nicholas Hytner, con Ralph Fiennes, nei del Dr. Henry Guthrie, che in piena prima guerra mondiale fa di un coro di ragazzi la metafora di una comunità che resiste alla distruzione, o il restauro di La scuola di Daniele Luchetti a 30 anni dall'uscita. Tra fuori concorso e restauri, anche "Bluey al cinema: Collezione giocare agli chef", una raccolta speciale di episodi della serie animata sul cagnolino blu amata dai più piccoli, e Pippi Goes on Board (1969) di Olle Hellbom nato dalla serie su Pippi Calzelunghe, la bambina ribelle e coraggiosa creata dalla scrittrice Astrid Lundgren 80 anni fa. Rispetto agli altri anni, Alice nella città "da sezione autonoma e parallela è ora un festival autonomo e parallelo" dice Bettini, parlando del ritorno alla forma iniziale della manifestazione, nata tre anni prima della festa. Non pare però esserci all'orizzonte un divorzio dalla kermesse romana: "Abbiamo appena firmato un accordo triennale per l'utilizzo degli spazi - spiega Giannelli -. La Festa è una manifestazione che portiamo dentro e continuiamo a camminarle accanto". (ANSA).

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N.Robinson--VC